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Identity, Self-representation and Cultural Contructs in Kuki Gallmann’s I Dreamed of Africa
Abstract
Attraverso una lettura critica del testo autobiografico della Gallmann, si verifica come lei, in veste di autore, narratore e protagonista, ricostruisca ed interpreti la sua vita e le sventure accadutele sullo sfondo di un’Africa mitica, ricreata in base ai luoghi comuni che facevano parte dei suoi sogni giovanili. Si pone la domanda di quanto ci sia di autentico e quanto di idealizzato in queste memorie romanzate sul tema dell’affermazione dell’individuo sulle avversità. Si conclude che la risposta sta nella natura stessa del genere prescelto.
‘If we believe the first people stood erect at
the edge of the Great Rift Valley, then in
some ways, Africa is our home. For me there
was an immediate feeling of recognition, a
memory card in my genes.’ (Kuki Gallmann)
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