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Full circle? Renato Amato’s literary antipodes1
Abstract
Il titolo stesso dell'opera di Amato The Full Circle of the Travelling Cuckoo (1967) rivela il senso di dislocazione dello scrittore migrante ma, al contempo, ne indica la capacità di riconciliarsi con il proprio difficile passato e di adattarsi alla sua patria adottiva, la Nuova Zelanda. Amato (1928-1964) ha dato un contribuito significativo alla scena letteraria della Nuova Zelanda dei primi anni '60, pubblicando numerosi racconti in inglese e completando due romanzi ancora inediti. Attraverso l'analisi critica di questi manoscritti in particolare, questo articolo si propone di capire come essi riflettano le plurime identità di Amato come migrante e autore, facendo luce sulle sue esperienze come unico scrittore italiano in un ambiente letterario predominantemente anglo-celtico.