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Immigration and identity in L’Albero dei destini sospesi
Abstract
L’albero dei destini sospesi (1997) del regista algerino Rachid Benhadj, da anni immigrato in Italia, è il primo film italiano a mostrare una relazione interrazziale tra una donna italiana ed un uomo nordafricano. I due giovani protagonisti partono per un viaggio in cui scopriranno i propri pregiudizi, paure e sentimenti ma anche le reciproche culture. In Italia sarà Maria a far da guida a Samir ed in Marocco i ruoli si invertiranno in modo da lasciare ad ambedue i protagonisti il tempo di accettare l’altro, e di apporre dei cambiamenti alla propria identità ed auto-categorizzazione. Il regista fornisce un esempio positivo di convivenza ed integrazione fortemente apprezzato nelle scuole, se non dal grande pubblico, che si inserisce all’interno del progetto RAI Un altro paese nei miei occhi di Marco Bellocchio, particolarmente importante per l’Italia ora paese di immigrazione che necessita una nuova identità
“creola”.
“creola”.