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Tradition and progress, future and past in the novels of Maria Messina
Abstract
Maria Messina scrisse i suoi romanzi tra il 1920 e il 1928, quando il fascismo aveva troncato l’emancipazione femminile e rinforzato le strutture patriarcali. I suoi personaggi femminili rispecchiano i conflitti dell’epoca, divisi tra i richiami contrastanti della tradizione e del progresso, di passato e futuro. Nei primi romanzi le donne sono sottomesse, accettano e perpetuano l’autorità maschile. Negli ultimi romanzi, invece, sono più forti e decise nella ricerca dell’autonomia. La difficoltà di opporsi alle norme socio-culturali si manifesta nel frequente ritorno alla convenzione o nell’obliterazione di sé. Questo ritratto dell’abbietta condizione femminile è un’accusa implicita ma forte della società dell’epoca.