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Inclusive pedagogies in Italian studies: using sociolinguistic data to decolonise the curriculum
Abstract
Quando gli studenti frequentano i corsi di italianistica, si aspettano di conoscere i contributi culturali e linguistici degli europei bianchi. I libri di testo e il canone letterario rafforzano questo approccio. Tuttavia, sia nel passato che nel presente, la comprensione del concetto di razza in Italia e nella diaspora italiana è molto più complessa e connessa a contesti specifici. Con il recente aumento delle migrazioni in Italia, la natura dell'identità italiana e chi può rivendicare l'italianità per se stesso sono diventati oggetti di forte dibattito nella sfera pubblica. Un modo per gli studenti di pensare criticamente all’interno degli studi d’italianistica è quello di conoscere le esperienze vissute dagli abitanti italiani emarginati e minoritari. In un passo importante verso la decolonizzazione del curriculum, alcuni docenti hanno iniziato ad includere opere letterarie di autori italiani afrodiscendenti come Pap Khouma e Igiaba Scego. Tuttavia, approcci diversi al di là degli studi letterari possono mostrare punti di studio diversi. Basandosi sulla ricerca sociolinguistica ed etnografica analizzata in Senegal Abroad (2019), questo articolo analizza come i migranti senegalesi a Roma concettualizzino il loro ruolo nella società italiana attraverso le loro riflessioni sull'apprendimento della lingua e sull'appartenenza culturale. Impegnandosi in questo tipo di dati in interviste, gli studenti di italiano possono partecipare ad un'esperienza di classe più diversificata, equa e inclusiva.