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Using literature to reconstruct history – The case of John Troglíta
Abstract
Le attività del generale romano, John Troglita, il magister militum per Africam intorno al 546, sono oggetto di questo articolo. Il De Bello Vandalico di Procopio è la nostra unica fonte storiografica. Oltre a questo testo abbiamo un resoconto delle attività di John contro i Mauri africani negli Iohannis, un poema epico di Corippo. Quest'ultima opera è stata spesso vista con scetticismo dagli storici in quanto prende in prestito liberamente dalla tradizione epica e contiene molti elementi propagandistici. D'altra parte, Corippo aveva il vantaggio della conoscenza indigena, mentre è in dubbio che Procopio fosse ancora in Africa al momento di queste battaglie. Sia Procopio che Corippo, in particolare, si concentrano su tre grandi battaglie nella campagna di Troglita, ma dove Procopio dedica pochissima attenzione a John e non gli dà molto credito, né per quanto riguarda la sua abilità di stratega né quella di comandante, il poema epico di Corippus rende in pieno il ritratto drammatico ed eroico di questo capo militare. Il racconto di Corippo è essenziale per ricostruire il ritratto storico di questo generale e, di consequenza, come può essere utilizzato al meglio dagli storici? C'è qualcosa dell'eroico in questo capo descritto da Corippo, o era semplicemente un nome da ridurre a nota in calce alle campagne romane di Giustiniano in Africa, come avrebbe voluto Procopio? Lo scopo di questo articolo è di arrivare a una valutazione pù ampia delle abilità di comando di John e, tramite queste interrogazioni accademiche, di capire sia i suoi fallimenti sia i suoi successi basati su queste due fonti.