Main Article Content
The unsung earth: Man’s regeneration and rediscovery of the earth after societal breakdown in Mauro Corona’s La fine del mondo storto
Abstract
L’articolo affronta il racconto La fine del mondo storto (2010) dello scultore,
alpinista e narratore trentino Mauro Corona: l’apologo di Corona descrive la
situazione apocalittica di un mondo in cui, a causa della globalizzazione, “la
tecnica delle apparenze ha prevalso sulla nostra naturalità” e l’uomo, esaurita
ogni risorsa, si candida ad auto-immolarsi; non senza la proposta di uno
happy ending, cioè l’ utopia di un riscatto e di un rigenerazione basate su una
strategia di ‘decrescita felice’ e su un progetto di riconciliazione con la Natura.
alpinista e narratore trentino Mauro Corona: l’apologo di Corona descrive la
situazione apocalittica di un mondo in cui, a causa della globalizzazione, “la
tecnica delle apparenze ha prevalso sulla nostra naturalità” e l’uomo, esaurita
ogni risorsa, si candida ad auto-immolarsi; non senza la proposta di uno
happy ending, cioè l’ utopia di un riscatto e di un rigenerazione basate su una
strategia di ‘decrescita felice’ e su un progetto di riconciliazione con la Natura.